Ottobre 2010

Quei bei grappoli maturi

I mesi di settembre e di ottobre ci richiamano ancora alla vita agricola, alla raccolta dell’uva in particolare. Al periodo delle vendemmie. Chi di noi non ha avuto, almeno per una volta, la fortuna di far parte di qualche allegra brigata, gruppi di amici con i quali condividere questo lavoro attraverso filari di viti. Cantando e scherzando, accusando anche un certa fatica, ma sempre con serenità, nella speranza che da quei grappoli esca un vino di qualità, che darà un tono, un calore ai momenti conviviali fraterni. Si vendemmia nella speranza di un vino nuovo; si raccoglie per attendere e per seminare di nuovo. Sono mesi questi in cui si riparte, almeno per quanto riguarda le attività professionali e anche pastorali per le nostre chiese. Dopo un periodo estivo tanto atteso e altrettanto fugace. Periodo in cui c’è il rischio che, al dire di S. Giovanni Bosco, il demonio faccia la sua vendemmia. Forse per qualcuno è stato così. Ognuno faccia il suo esame di coscienza. La mia esperienza è stata diversa. Nei mesi estivi ho invece costatato un’abbondante vendemmia del Signore, in cui non è mancato il raccolto seminato in verità. Così, insieme al gruppo di giovani con i quali ho condiviso l’esperienza missionaria in Tanzania, in questa ripartenza settembrina non abbiamo ceste vuote, ma ci troviamo arricchiti di tanti bei frutti in termini di relazioni e amicizie nuove e ritrovate, di lavoro spirituale, di preghiera e di lavoro, anche materiale, che ci ha fatto crescere e che non vogliamo dimenticare. Esperienze sia all’interno del gruppo, sia con i missionari e con i locali, senz’altro efficaci, da non lasciar cadere. Anche in luglio e in agosto ci può cogliere la sorpresa, senza attendere vendemmie settembrine, di trovarci nella mani frutti che non sappiamo di aver seminato e coltivato proprio noi. Sono frutti, uno diverso dall’altro, ognuno ha un suo nome, ma sono tutti uniti da un prezioso dono del Signore. Il dono di averli chiamati a partecipare alla sua vita divina mediante la grazia concessa attraverso Gesù Cristo, suo Figlio e nostro Signore. Grazie Signore per avermi dato ancora un raccolto in questa estate 2010.

fra Corrado Trivelli

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