Onitsha

3-3 JUNCTION (ONITSHA) POSTULANDATO

Il convento di 3-3 Junction, Nkwelle-Ezunaka, vicino alla città commerciale di Onitsha, è stato il primo convento dei frati Cappuccini Toscani, arrivati nell’arcidiocesi di Onitsha su invito dell’allora arcivescovo, ora cardinale, Francis Arinze. All’inizio la casa era il postulandato per i giovani nigeriani che bussavano alla porta dei frati Cappuccini appena arrivati nel paese. I giovani facevano il noviziato e l’anno del post-noviziato in Italia. I frati si occupavano della formazione dei giovani e  dell’apostolato, dando inizio all’ordine francescano secolare e alla gifra. Nel 1991 un primo gruppo di giovani ha cominciato il noviziato anche in questa casa. Con il tempo, però, a causa dell’ urbanizzazione e della mancanza di spazio, il noviziato è stato trasferito a Okokhuo (Benin-City). Attualmente, la casa serve come postulandato. Ci sono 15 postulanti suddivisi in due gruppi. Essendo la chiesa aperta al pubblico, la gente frequenta la santa messa nei giorni feriali, ma più ampiamente di domenica. Poiché la chiesetta costruita dai frati toscani è diventata troppo piccola in rapporto alla gente che frequenta l’Eucaristia domenicale, i frati nigeriani hanno progettato d'ingrandirla. Questo progetto è tuttora in via di realizzazione. Nell’ambito pastorale, la fraternità cappuccina di 3-3 Junction è diventata un punto di riferimento per il sacramento della riconciliazione, sia per i laici che per i sacerdoti della zona. Due volte quasi ogni giorno – dalle 11.00 in poi  e dalle 17.00 in poi – almeno un frate è a disposizione per le confessioni e la gente si avvicina numerosa e  con profonda fede a questo sacramento. Il numero delle persone aumenta in proporzione enorme verso il primo venerdì del mese, durante l’Avvento e in Quaresima. Fra i conventi cappuccini in Nigeria, è qui che la gente è più presente per il sacramento della riconciliazione. Anche per questo i frati vogliono costruirvi una cappella adibita unicamente a dispensare questo sacramento. Il gruppo di preghiera di P. Pio è attivo anche in questa fraternità cappuccina. Da qui si è diffuso in tante altre località della diocesi di Onitsha e anche fuori di essa.

 Recentemente i frati di questa fraternità cappuccina hanno iniziato ad intraprendere delle attività che possano sostenere il convento economicamente: hanno cominciato con un pollaio di circa 4000 polli e ora lo stanno allargando per potervene contenere circa 12000. Stanno inoltre realizzando una struttura per far crescere i pulcini dal primo giorno di vita ed hanno anche dato inizio ad un progetto di itticoltura. Ora vendono uova alla gente che sta vicino al convento e la loro speranza è quella di mettersi fra qualche anno in pari con le spese sostenute e cominciare ad avere qualche profitto.

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