Grazie Giovanni!
Col numero scorso (marzo 2016) il Professor Giovanni Minnucci ha concluso la sua collaborazione con la nostra rivista: una collaborazione il cui inizio si perde nella notte dei tempi e che, negli ultimi sei anni, era diventato appuntamento puntuale e di grande prestigio con i nostri lettori, attraverso uno spazio che lui stesso aveva voluto chiamare “Per riflettere”. Come redazione già ne sentiamo la mancanza ed esprimiamo l’auspicio che il nostro rapporto non sia concluso, ma solo momentaneamente sospeso: dopo tanti anni, ha sentito il bisogno di lasciarsi più tempo per i suoi molteplici interessi ed impegni in campo accademico ed ecclesiale, una scelta che – pur con l’inevitabile rammarico – ha trovato la nostra immediata e totale comprensione. Difficile dire se di Giovanni abbiamo maggiormente apprezzato – e quindi ci mancherà di più – l’umanità, la spiritualità francescana, la vasta cultura, il rigore accademico o la semplice amicizia, perché lui è tutte queste cose insieme; ce ne siamo resi conto leggendo i suoi splendidi articoli, sempre di grande respiro, mai banali, su temi di enorme impegno, sia che trattassero dell’evoluzione della società globale, di temi di geopolitica, o più squisitamente di aspetti legati alla missione, alla vita e al magistero della Chiesa. Per questo lo vogliamo ringraziare, certi di interpretare anche il pensiero dei nostri lettori, perché in questi tempi in cui la riflessione è un bene così raro, le sue provocazioni ci hanno sempre stimolato a ragionare su quanto di importante accadeva a noi e intorno a noi, e ragionare è importante per crescere, come uomini e come cristiani! Quello che ci proponiamo di fare nel prossimo futuro – e lo proponiamo anche ai lettori – è di riprendere alcuni dei suoi articoli, leggerli di nuovo e riflettere ancora: per esempio su Diritti umani e libertà religiosa (giugno 2014), sull’incontro interreligioso di Assisi sulla pace (dicembre 2011), sulle migrazioni che interrogano la nostra civiltà (dicembre 2013), oppure su come cambia la geografia culturale e religiosa del pianeta (marzo 2014), sul Corno d’Africa, una catastrofe annunciata (ottobre 2011), sul Mediterraneo: area di conflitti o di incontro fra culture (giugno 2011), o quella originale e coraggiosa lettura della crisi, proposta nel giugno 2013, col titolo “Dio, l’uomo e il denaro”, per non parlare degli ultimi due numeri, in cui declina, da par suo, la pastorale della misericordia di Papa Francesco: dal Convegno Ecclesiale di Firenze (dicembre 2015), all’indizione del Giubileo (marzo 2016) Davvero Giovanni, con tutto il cuore, grazie!
La redazione
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