Ottobre 2004

Spirito di comunione, spiritualità e urgenze

Cari amici, al mio ritorno dall’esperienza di condivisione missionaria in Tanzania, vissuta con alcuni giovani provenienti da gruppi missionari presenti nella nostra regione e oltre, ho sentito il bisogno di mettermi subito al lavoro per preparare questo numero di Eco delle Missioni, affinché vi giunga nel prossimo mese di Ottobre, mese dedicato alla Missione ad Gentes. Ringrazio tutti voi per averci accompagnato con la preghiera, ma chiedo ancora questo prezioso contributo per alcune mie intenzioni, riguardanti la vita e il servizio di questo Centro di Animazione Missionaria, e per il bene e la vitalità spirituale e pastorale delle nostre Missioni che ho nel cuore e al vertice dei miei pensieri. Le intenzioni che in proposito urgono sono tante, ve ne presento alcune. La prima riguarda la fedeltà, la santità, lo spirito di comunione e di testimonianza apostolica, non solo dei componenti il C.A.M. e dei fratelli missionari cappuccini, ma di tutti i gruppi e le comunità di Laici che intendono esprimere e vivere la vocazione battesimale con autenticità. Ricordando ancora una volta che la missionarietà non è “fare” qualcosa per la Chiesa, ma “essere” Chiesa. La seconda intenzione riguarda il numero e la qualità delle vocazioni missionarie, nelle varie forme: presbiteriale, religiosa e laica. Vivendo a fianco dei missionari constatiamo essere presente in loro la giovinezza dello spirito che, dopo molti anni di ministero, dà ancora la forza di ricominciare daccapo con il medesimo entusiasmo; non di meno non possiamo negare che il tempo ha fatto la sua parte, segnando il fisico dei fratelli, rendendoli più fragili e deboli. Illumini il Signore ogni fedele su questo problema, e ispiri al tempo stesso un più vivo e forte amore per Lui e per il suo Regno in molti giovani! Questo non solo a vantaggio della “Missio ad Gentes”, ma anche per una crescita vitale, pastorale e missionaria all’interno delle Chiese locali, in cui siamo chiamati a vivere. La terza intenzione non ha l’importanza delle prima due, ma rientra anch’essa nell’interesse del Regno di Dio. Mi riferisco alla necessità, per quanto subordinata alle altre, di sostenere economicamente e materialmente la realizzazione di progetti di promozione umana, culturale e spirituale delle popolazioni in via di sviluppo, dove operano i missionari. Durante i nostri incontri, e anche su questa rivista, non manchiamo di presentare progetti in corso o nuovi progetti da mettere in cantiere. Abbiamo fatto fronte ai problemi di questi anni, e ci sono stati contributi anche rilevanti, ma ancora insufficienti per rispondere adeguatamente alle urgenze di un mondo emarginato. Preghiamo perché nelle nostre realtà locali, coloro che potrebbero aiutarci abbiano più generosità, e perché noi possiamo meritarci un sostegno maggiore e più risolutivo. Che le Chiese locali, in cui viviamo e operiamo, siano pervase in tutte le loro componenti da un forte spirito di fede, di santità, di coesione e di impegno missionario. Mi affido alla vostra carità e alla vostra preghiera.

fra Corrado Trivelli

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