Dicembre 2005

Venne nel mondo la pace vera...

Siamo di nuovo a Natale. Di nuovo ci troveremo di fronte a luci e offerte di prodotti per gonfiare tasche e portafogli di tanti “Babbo Natale” che ogni anno attendono questa Festa per la loro “salvezza”. Ma sarà di nuovo Natale per sentire ripetere quel meraviglioso messaggio di “Pace” che fu annunciato in quella notte a Betleem. Pace, pace… Questa è stata l’aspirazione primaria di tutti i popoli, in ogni tempo. Non possiamo negare che è diventata una parola tra le più inflazionate. Il suo conseguimento continua a sembrare un’utopia. Spesso si rimane distratti anche quando la sentiamo proclamare dai nostri altari. Per molti é divenuta una parola vuota perché si è fatto sempre tanto poco per meritarci la Pace... Eppure da duemila anni, da quando dall’umile villaggio della Giudea, è stato lanciato quel messaggio che ci insegna il modo per possederla, non sono mancati gli inviti, gli appelli, le suppliche di andare incontro agli altri “non con le armi, ma con la solidarietà, la giustizia, procurando cibo a chi ha fame, ospitando gli esuli, vestendo gli ignudi, visitando e portando sollievo agli ammalati, non ignorando i prigionieri, perdonando ai peccatori, rispondendo con il bene al male dilagante” (Giovanni Paolo II) Da ogni dove si leva anche oggi l’invocazione alla pace. Ma come potrà essere raggiunta, se non attraverso un maggior equilibrio tra i popoli e le nazioni? Non potrà esserci pace, finché ci sarà chi ha la presunzione di sentirsi gestore della libertà degli altri, finché vi saranno fratelli cui manca la possibilità di una vita accettabile, l’istruzione per i figli, la possibilità di curarsi, il lavoro per migliorare la propria condizione. Il nostro Centro di Animazione Missionaria, sta ricevendo continui messaggi di gratitudine per ciò che si impegna a realizzare, specialmente per alcuni progetti di promozione umana che contribuiscono ad elevare la condizione di vita di fratelli che vivono emarginati. Ci teniamo a dirvi più di un grazie per questo riconoscimento, che certamente ci incoraggia a continuare, perché riconosciamo che, pur essendo piccole gocce d’acqua, sono una chiara segnaletica che indica che solo questa è la strada che può condurre alla pace: “Disinnescando il risentimento con azioni concrete si semina solidarietà e da questa germoglia la giustizia che è sinonimo di Pace” (Giovanni Paolo II GMG Parigi 1998).

fra Corrado Trivelli

 
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