Ottobre 2011

La solidarietà dei fatti

Amici carissimi,dopo le ferie e il meritato riposo, che purtroppo non c’è stato per tutti, ripartiamo con gli impegni, che richiedono disponibilità e generosità. Anche se il periodo estivo è meno ricco di appuntamenti ed incontri, non né è però totalmente privo. In giugno abbiamo festeggiato il mio Giubileo Sacerdotale, un’occasione durante la quale abbiamo fatto esperienza di fraterna amicizia. Inaspettata la numerosa partecipazione; di fronte a tanti non meritati segni di affetto e gratitudine, confesso di non essere riuscito a trattenere la commozione. Abbiamo salutato i fratelli missionari che facevano ritorno in terra africana. Tra questi voglio ricordare Fr. Giorgio Picchi, destinato in nuova sede in Kenia, e i Padri Francesco Borri e Carlo Serafini, destinati ad aprire una nuova missione a Rokya, al Nord del Tanzania, presso la Diocesi di Mbulu. Con la collaborazione di volontari laici abbiamo poi realizzato alcuni incontri di Animazione Missionaria in località marittime o in ambienti di felice tradizione cappuccina. A Castiglion Fiorentino presso il Convento, il Gruppo Missionario guidato da Raffaello Segantini programma ormai da molti anni una mostra fotografica, un mercatino e una cena comunitaria, a favore delle missioni: sabato 18 agosto è stata concelebrata l’Eucarestia presieduta da P. Luciano Baffigi, Ministro Provinciale. Oltre a noi due, hanno concelebrato i cappuccini delle Celle di Cortona ed alcuni sacerdoti del castiglionese e della Val di Chiana. Nel mese di Agosto si è ripetuta l’esperienza di condivisione missionaria presso il Centro di Riabilitazione Bambini Motolesi nel villaggio di Mlali (Tanzania). Vi hanno partecipato 12 volontari, accompagnati da P. Flavio Evangelisti. Sono esperienze queste che, oltre a rafforzare la comunione tra noi, ci consentono un segno di solidarietà verso fratelli che stanno vivendo momenti drammatici, specialmente nel Corno d’Africa, da dove ci giungono immagini drammatiche: bambini senza sorriso, in braccio alle loro madri morenti, 12 milioni di persone che rischiano la morte per siccità e mancanza di alimentazione. Di fronte a tutto ciò esclamiamo: “Poveretti“, gridiamo allo scandalo e puntiamo il dito sui presunti responsabili. Tutto giusto, ma non possiamo fermarci alle denunce e rimanere con le mani in mano di fronte alla morte innocente. Come cristiani, dobbiamo pensarci noi per primi, e non limitarci a una vicinanza di preghiera e di compassione; la prima e più importante preghiera, e certamente la più accetta a Dio, è la solidarietà dei fatti. Anche da noi c’è la crisi, è vero; i giovani non riescono a trovare lavoro, nelle famiglie non si riesce più ad arrivare a fine mese… ma laggiù è la dignità dell’uomo ad essere spazzata via, è il diritto di tutti alla vita, al benessere, alla libertà, a scomparire. Cari amici lettori e benefattori, apriamo il nostro cuore, allarghiamolo fino all’Africa, fino alle terre delle nostre missioni. Il dramma va sempre più allargandosi, prima o poi giungerà anche in Kenia e in Tanzania. Non possiamo nasconderci dietro le nostre difficoltà economiche, perché nessuno ci chiede di dare ciò che non abbiamo, o magari di privarci del necessario: la generosità non si misura con la quantità del denaro offerto, ma con la qualità del cuore di chi dona con gioia.

fra Corrado Trivelli

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