Dicembre 2000

Natale: c’è ancora tempo per Dio?

Carissimo amico lettore mentre mi accingo ad inviarti gli auguri del Santo Natale, sento il cuore diviso, come sempre, tra due Natali: quello di Dio e quello del mondo. Allora ti prego di avere un attimo di pazienza e di seguirmi in questa mia riflessione. La vera festa, che non disdice con il Natale di Dio, ha la sua gioiosa parentesi umana, che altro non è, che il far emergere in superficie attraverso le buone cose familiari, il canto profondo del cuore. Un canto di gratitudine per la venuta del Signore fra noi. Un passo avanti in un Vangelo vissuto. Ma c’è un Natale del mondo, così lontano dalla scarna bellezza della pagina evangelica della nascita del Salvatore, immemore delle attuali, moltiplicate croci dei poveri, ridotto ad una festa pagana nella quale la forte sublime lezione della grotta di Betleem non è che un pallido ricordo di infanzia, una specie di favola di tempi andati narrata dalle figurine del presepio. Un Natale senza più trepida attesa interiore, né clima raccolto di preghiera, né fedele presenza alla Novena, né gesti di riconciliazione, né soste dello spirito per rinnovare l’incontro, l’appuntamento d’amore con un bambino che ti cambia la vita, che dà senso alla vita. Non c’è più tempo per Dio? Forse si è affievolito il senso del Mistero e la fede nell’insondabile Misericordia di un Dio fatto uomo, come me, come te amico mio, per donarci la Risurrezione e la Vita. Come in una tenda nel deserto, in un ritrovato silenzio adorante che rafforza e vivifica l’unione con Dio, fermiamoci dentro per dare spazio alla Parola che illumina, trasforma e salva, per fare Natale. Penso che nel Natale tutto è piccolo come la speranza. Ma speranza di cose grandi, se sappiamo non far mancare il nostro impegno perchè... Tempo è di unire le voci di fonderle insieme di lasciare che la Grazia canti e ci salvi la bellezza (C.M. Turoldo) Questo è l’augurio che ti rivolgo per il Natale, amico mio, affinchè in ogni aspetto della vita si possa ravvivare ed offrire tanta speranza.

fr. Corrado

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