IRAQ. SEQUESTRI E VIOLENZE CONTRO I CRISTIANI
Nuove violenze contro la comunità cristiana in Iraq. Numerosi i sequestri con richiesta di riscatto come quello di Mosul del cristiano Hikmat Sayid. A Kirkuk resta avvolta nel mistero la sorte di Samir Jarijs, medico cristiano molto conosciuto, dal 18 agosto nelle mani dei rapitori. Per il suo rilascio leader musulmani e cristiani hanno lanciato un appello, il 29 agosto scorso. “La nostra gente ha paura e il timore è che in vista delle elezioni del gennaio 2010 ci possa essere una recrudescenza della violenza” ha dichiarato il vicario patriarcale di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, rientrato con il patriarca Card. Emmanuel III Dely, da una visita pastorale nella diocesi di Zakho ed Armadhiya.

FILIPPINE. APPELLO DEGLI ULEMA PER MISSIONARIO RAPITO

“Condanniamo questo atto come fortemente contrario ai princiopi dell’Islam e della cristianità”: la conferenza nazionale degli Ulema delle Filippine (Nucp), principale organizzazione di musulmani nel Paese, stigmatizza in un messaggio il sequestro del missionario irlandese, padre Michael Sinnot, rapito da ignoti la scorsa settimana nel sud dell’arcipelago asiatico, e ne chiede l’immediata e incondizionata scarcerazione, Padre Michael, 78 anni, è stato rapito in pieno centro da un gruppo di sei uomini armati, mentre stava passeggiando da solo vicino alla Casa dei padri colombani di Pagadian.

FILIPPINE. UCCISO SACERDOTE DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI
Il sacerdote Cecilio Lucero è stato ucciso da una trentina di uomini armati nelle Filippine orientali, mentre stava viaggiando a bordo del suo pulmino nella città di San José, 480 Km. a sud di Manila. Gravemente ferite altre due persone che viaggiavano con lui. Difensori dei diritti umani, Padre Lucero era noto per il suo impegno nell’ambito sociale come direttore del “Social Action Centre” della diocesi di Catarman. Il sacerdote aveva ricevuto anche diverse minacce, secondo quanto ha riferito suo fratello, un ex deputato.

AFRICA. PER LA FAO 20 MILIONI RISCHIANO DI MORIRE DI FAME

Venti milioni di persone in Africa rischiano di morire di fame. È l’allarme lanciato dalla Fao, che spiega come le prospettive scadenti dei raccolti a causa del livello delle piogge inferiore alla media, ma anche di conflitti e migrazioni stiano aggravando la già preoccupante situazione della sicurezza alimentare nella regione.

BRASILE. UCCISO IN AMAZZONIA MISSIONARIO ITALIANO

Don Ruggero Rivoletto, 52 anni, è stato brutalmente assassinato nella sua parrocchia di Santa Evelina alla periferia di Manaos nel nord-est del Brasile, sabato 19 settembre. La polizia ha parlato di un possibile tentativo di rapina, ma nella chiesa sarebbero stati rubati solo pochi spiccioli, mentre altro denaro è stato lasciato nell’abitazione del sacerdote. Don Ruggero era partito nel luglio di sei anni fa per il Brasile, come missionario “fidei donum” della diocesi di Padova, poi due anni fa aveva raggiunto la periferia di Manaus, un luogo di confine fra la città e la foresta, dove la criminalità è particolarmente aggressiva.

BRASILE E COLOMBIA. UCCISI DUE SACERDOTI CATTOLICI
Due sacerdoti sono stati uccisi in America Latina. Il 26 settembre, don Evaldo Martini, 33 anni, della diocesi di Cacador (Brasile) è stato assassinato a Santa Caterina da due giovani, di 22 e 15 anni, rispettivamente zio e nipote, ai quali aveva dato un passaggio in auto. I due hanno confessato e il movente è stato la rapina. In Colombia, nello stesso giorno, è stato ucciso nella casa parrocchiale a Villa Vicencio, Oscar Danilo Cardonzo Ossa. Anche in questo caso potrebbe essersi trattato di una rapina, ma nella stessa parrocchia in passato erano stati uccisi altri due sacerdoti.

SUDAN. SETTE CRISTIANO CROCIFISSI DA RIBELLI UGANDESI

Sette cristiani, fra i 15 e i 20 anni, sono stati rapiti mentre pregavano in chiesa e poi barbaramente assassinati dai miliziani del Lord’s Resistance Army (Lra), l’esercito di resistenza nato in Uganda del nord. È avvenuto in agosto (ma la notizia è trapelata solo in questi giorni) nella chiesa di Nostra Signora della Pace, nella città di Ezo, sul confine fra Duda, Repubblica Centrafricaca e Congo. Il corpo di un ragazzo è stato trovato mutilato e legato a un albero. Gli altri sei sono stati inchiodati a pezzi di legno e poi uccisi.

MEDIO ORIENTE. A GERUSALEMME LA MARCIA PERUGIA-ASSISI

Un appello affinché non si dimentichi “la grave tragedia umana” che si sta consumando in Terra Santa. Lo hanno lanciato i partecipanti alla marcia Perugia-Assisi a Gerusalemme, iniziata lo scorso 10 ottobre e che si è conclusa il 17 ottobre. Quattrocento gli italiani che vi hanno preso parte da semplici cittadini e da amministratori locali e rappresentanti di associazioni. La marcia è stata promossa fra gli altri dalla piattaforma delle Ong Italiane per il Medio Oriente e la Tavola della Pace. Diverse le richieste formulate, come l’immediata riapertura della Striscia di Gaza, un impegno di verità al mondo dell’informazione e ai governi affinché operino coerentemente per favorire la ripresa dei negoziati.

VIETNAM. VESCOVO PROTESTA PER DEMOLIZIONE CONVENTO

Il vescovo di Vinh Long, Mons. Thomas Nguyen Van Tan, torna a protestare per l’inizio della demolizione del convento delle suore di San Paolo di Chartres, per realizzare una piazza. Il presule scrive che quanto accade mette in luce le crescenti ingiustizie avvenute in Vietnam a partire dal 7 settembre 1977, quando le autorità locali hanno usato la forza per assediare la cattedrale, il seminario maggiore e il Collegio della Santa Croce.