BENEDETTO XVI Anno sacerdotale
Si è aperto venerdì 19 giugno, nella solennità
del Sacratissimo Cuore di Gesù, con i Vespri presieduti dal Santo
Padre Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro, l’Anno Sacerdotale.
Benedetto XVI l’ha indetto in occasione dei 150 anni della morte
del Santo Curato d’Ars, che proclamerà patrono di tutti
i sacerdoti del mondo.
Il tema scelto per l’Anno Sacerdotale è “Fedeltà
di Cristo, fedeltà del sacerdote”. Se l’apertura
è avvenuta venerdì 19 giugno 2009, la chiusura si celebrerà
esattamente un anno dopo, con un “Incontro Mondiale Sacerdotale”
in Piazza San Pietro. Durante l’Anno Sacerdotale è prevista
la pubblicazione di un “Direttorio per i Confessori e Direttori
Spirituali” e di “una raccolta di testi del Sommo Pontefice
sui temi essenziali della vita e della missione sacerdotale nell’epoca
attuale”.
L’obiettivo di questo Anno è, secondo quanto ha affermato
il Santo Padre nell’udienza ai membri della Congregazione per
il Clero riuniti per la Plenaria lo scorso marzo, “far percepire
sempre più l’importanza del ruolo e della missione del
sacerdote nella Chiesa e nella società contemporanea”
Agenzia Fides
BENEDETTO XVI E OBAMA La stola donata
La stola color crema con i bordi rosso e oro, che per 18 anni in una
chiesa di Filadelfia ha avvolto le spoglie di San John Nepomuceno Neumann,
il primo vescovo statunitense elevato agli altar, è il dono offerto
lo scorso 10 luglio dal presidente americano, Barack Obama, a Benedetto
XVI, nel corso dell’udienza in Vaticano. Il Papa aveva donato
al presidente Usa una copia della “Caritas in veritate”,
una copia della “Dignitas personae” e un mosaico di piazza
San Pietro. La preziosa stola è stata rimossa nel 2007 quando
il corpo del santo vescovo di Filadelfia, nato in Boemia nel 1811 e
morto nella diocesi americana nel 1860, è stato sistemato in
una nuova teca. Beatificato il 13 ottobre 1963, Neumann venne canonizzato
da Paolo VI il 19 giugno 1977.
Agenzia Sir
MEZZOGIORNO Risposte che crescono
In 14 anni di attività il Progetto Policoro della Cei ha
promosso la nascita di oltre 400 esperienze lavorative, che danno lavoro
a circa 3 mila giovani che hanno deciso di restare nella loro terra
e di “mettersi in gioco” come imprenditori di se stessi.
“Tracciare una strada possibile, ridare fiducia alle persone,
proporre un modo diverso di vivere l’impegno civile, richiamare
all’assunzione di responsabilità individuali e comunitarie”:
questo, spiega mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio Cei
per i problemi sociali e il lavoro, il senso di un’avventura –
frutto del “sogno” di don Mario Operti, all’epoca
direttore dell’Ufficio Cei – cominciata subito dopo il Convegno
ecclesiale nazionale di Palermo, il 14 dicembre del 1995, quando l’Ufficio
nazionale per i problemi sociali e il lavoro, il Servizio nazionale
di pastorale giovanile e la Caritas italiana si incontrarono a Policoro
(Mt) con i rappresentanti diocesani di Calabria, Basilicata e Puglia
per riflettere sulla disoccupazione giovanile, nella sicura speranza
che “il Paese non crescerà se non insieme”, come
scrivono i vescovi nel documento “La Chiesa italiana e le prospettive
del Paese” (1981). Agenzia Sir
ISLAM E CRISTIANESIMO Qualcosa di nuovo
Preservare la rete di rapporti che “è la grande ricchezza
di Oasis”; “ridestare i cristiani dell’Occidente alla
conoscenza degli islam”; continuare a “guardare a ciò
che si sta giocando in Europa e negli Usa”: sono alcuni degli
impegni futuri della Fondazione internazionale Oasis, rilanciati il
23 giugno a Venezia dal cardinale patriarca Angelo Scola, a conclusione
della riunione annuale del Comitato scientifico. “Conoscere gli
islam soprattutto attraverso l’esperienza e la testimonianza delle
nostre comunità cristiane che vivono nei Paesi a maggioranza
musulmana” rimane prioritario, spiega il card. Scola, “ma
questa chiave interpretativa va offerta a tutti”.
Agenzia Sir
TRATTA Una vergogna nascosta
Incontro mondiale delle religiose contro lo sfruttamento di donne e
minori. Il “superamento di ogni forma di sfruttamento” delle
vittime della tratta di persone e un “coraggioso impegno in difesa
dei diritti umani”: è quanto ha chiesto Benedetto XVI in
un telegramma, firmato dal segretario di Stato card. Tarcisio Bertone,
inviato alle 50 partecipanti al convegno internazionale “Religiose
in rete contro la tratta di persone”, in corso dal 15 al 18 giugno
a Roma. Il congresso è organizzato dall’Unione internazionale
superiore generali (Uisg) e dall’Oim (Organizzazione internazionale
migrazioni), che dal 2004 collaborano per contrastare il fenomeno, coordinando
15 reti internazionali che comprendono 252 congregazioni femminili in
36 Paesi. In particolare l’Oim ha formato negli anni 500 suore
in tutto il mondo. Il Papa ha rivolto un “beneaugurante saluto”
ed espresso “vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa”,
auspicando “rinnovata consapevolezza per l’inestimabile
valore della vita” e “sempre più coraggioso impegno
in difesa dei diritti umani e per il superamento di ogni forma di sfruttamento”.
L’inizio dell’impegno delle religiose risale al 2001, e
fu assunto da 800 superiori generali. Obiettivo dei lavori è
rendere maggiormente operativo il collegamento tra religiose nei Paesi
di provenienza, di transito e di arrivo, per una più efficace
azione di prevenzione, denuncia e contrasto. Agenzia Sir
CARITAS IN VERITATE La via e la luce
Presentata ufficialmente l’Enciclica Sociale di Benedetto
XVI
La carità è la via maestra della dottrina sociale della
Chiesa e va compresa alla luce della verità rappresentata dall’annuncio
cristiano: è questo il pensiero-guida presente nell’introduzione
della nuova enciclica, sul quale papa Benedetto XVI ha scelto di costruire
il titolo, “Caritas in Veritate”. L’attuale enciclica
si pone sulla scia della “Populorum Progressio” di Paolo
VI, che viene definita “la Rerum Novarum dell’epoca contemporanea”.
La Chiesa, si dice ancora nell’introduzione, pur non avendo soluzioni
tecniche per i problemi, intende sottolineare però che il vero
progresso deve coniugare sviluppo tecnico e potenziale di amore, per
vincere il male con il bene. Agenzia Sir