Introduzione:
Ritengo opportuno
introdurmi in questa relazione proponendo a voi amici lettori di “Eco
delle Missioni”, una particolare attenzione su alcuni pensieri
ed esortazioni contenuti nel Documento della Chiesa Italiana riguardanti
gli orientamenti per il primo decennio degli anni 2000. “Comunicare
il Vangelo è compito fondamentale della Chiesa. Questo si attua,
in primo luogo, facendo il possibile perché attraverso la preghiera
liturgica la Parola del Signore contenuta nelle Sacre Scritture si faccia
evento, risuoni nella storia, susciti la trasformazione del cuore dei
credenti. Ma ciò non basta. Il Vangelo è il più
grande dono di cui dispongono i cristiani. Perciò essi devono
condividerlo con tutti gli uomini e le donne che sono alla ricerca della
verità che è Dio, alla ricerca di ragioni per vivere,
alla ricerca di una pienezza della vita”- (N°
32).
Ancora il documento
della Chiesa Italiana alla comunità cristiane dal titolo: “L’Amore
di Cristo ci sospinga” al n° 7 leggiamo: “chiediamo
ai missionari “ad gentes“ di continuare ad essere pungolo
efficace nelle nostre comunità cristiane in vista di una risposta
sempre più adeguata alla nostra vocazione”. “Nelle
comunità, religiose e laiche, nelle parrocchie e gruppi, si lavori
assiduamente, seriamente nell’ambito della animazione alla missionarietà,
in modo che tutti prendano coscienza che la missione è vocazione
battesimale e quindi impegno di tutto il popolo di Dio”. (idem).
Il C.A.M presente
presso il Convento dei PP. Cappuccini di Prato, ormai da quasi nove
anni, ha cercato di dare risposta a queste stimolazioni provenienti
dai nostri pastori, portando avanti un discorso di formazione e informazione
delle persone più sensibili e disponibili ai problemi della “MISSIO
ad GENTES”.
Siamo giunti al
termine del terzo triennio in cui esiste il C.A.M. e ci è sembrato
giusto e doveroso, non certo per sterile trionfalismo, fare un riepilogo
del cammino fatto insieme ai confratelli cappuccini missionari innanzitutto,
ma anche con i confratelli che hanno collaborato in provincia, rendendosi
disponibili ad animare gruppi di volontari alla missione e a numerosi
laici provenienti da parrocchie, conventi, dall’O.F.S. e dalla
Gi.Fra, che ci hanno seguiti assiduamente fino ad oggi. Un riepilogo
per verificare, non tanto ciò che c’è stato di buono
e il buono c’è stato non possiamo negarlo, ma soprattutto
quanto potevamo fare di meglio e programmare insieme il futuro del C.A.M..
Divido questa relazione i cinque parti.
Attività
e servizio svolto nel triennio 2004-2007
Problemi sorti e affrontati nel servizio di animazione
Proposte per un migliore funzionamento del Centro
Dati statistici e realizzazioni
Progetti
1) Attività
e servizio.
Questo è stato il terzo triennio di vita del C.A.M., durante
il quale si è cercato e non senza fatica, di continuare il cammino
che ci eravamo prefissi agli inizi (Ottobre 1998), e per quanto è
stato possibile rendendolo più ricco, grazie alla disponibilità
del Ce.Mi.Ofs. e dello stesso O.F.S. con i quali si è creata
ufficialmente una buona e fraterna collaborazione e ai numerosi volontari
laici provenienti da varie parti della nostra regione. Purtroppo altrettanto
non si può dire della presenza da parte di noi Frati Cappuccini.
Già agli inizi del secondo triennio, fummo privati della presenza
di P. Daniele Bertaccini, sostituito dal P. Silvano Chiatti, che pur
disponibile, ebbe da dividere la sua disponibilità anche con
il servizio della Pastorale Vocazionale. Infine agli inizi del terzo
triennio venne a mancarci anche il mezzo servizio. Eravamo partiti in
tre a tempo pieno per il C.A.M., ridotti a due e mezzo nel 2001 e solo
due nel 2004. È aumentato il servizio e l’impegno, ma sono
diminuite alcune forze.
Animazione
Missionaria.
È stata mantenuta fedeltà ai tre incontri di formazione
e informazione alla missionarietà qui in sede. Hanno partecipato
in qualità di Relatori, personalità laiche del mondo del
Volontariato Missionario, alcuni di essi appartenenti all’O.F.S.
e a movimenti collaboranti con altri Istituti Missionari. Inoltre ospiti
per lo stesso scopo, personalità della Chiesa Italiana di alto
livello pastorale. Hanno partecipato agli incontri rappresentanti di
gruppi missionari parrocchiali, in particolare coloro che durante il
periodo estivo hanno fatto esperienza di Condivisione Missionaria in
terra di missione. Fraternità Gi.Fra e O.F.S. provenienti dalle
parrocchie cappuccine e dai conventi. Presenza di famiglie singole e
di singoli interessati al discorso formativo alla missione.
Altre modalità
di Animazione.
I Padri del C.A.M. hanno organizzato giornate di Animazione in gruppi
e parrocchie presso le quali sono stati chiamati. Frequente si è
creata collaborazione supportata anche da scelte di presenze prolungate
in missione. Sono nati gemellaggi. Anche in questo triennio sono sorti
nuovi gruppi missionari collaboranti: a Livorno presso la Parrocchia
Santa Rosa, a Torre del Lago Puccini presso Bicchio, dove svolge il
suo apostolato il confratello P. Giampaolo Salotti. L’O.F.S. di
Aulla, animato dal P. Damiano Bancheri. Presenza nelle scuole, dove
i Padri del C.A.M hanno sensibilizzato, parlando ai giovani del dovere
di annunciare il vangelo, ma allo stesso tempo e contemporaneamente
compiere opere di promozione umana.
Nell’animazione
presso le scuole di Livorno - Siena e Prato, hanno dato disponibilità
giovani che hanno partecipato all’esperienze di condivisione missionaria
durante i periodi estivi. Esistono ancora alcuni laboratori missionari:
a Prato - Firenze Montughi - Firenze Gruppo di Corso Italia, Firenze
gruppo della Parrocchia di S. Pio X al Sodo, O.F.S. di Pistoia. Considerando
diminuite le urgenze di vestiario in Missione, la collaborazione si
è indirizzata all’allestimento di “Bancarelle”
e “Mercatini” sempre in sostegno alla missione. Nuove modalità
di servizio alla promozione umana in sostegno alle nostre missioni per
realizzazione di progetti sono state:
Amici docenti del dipartimento di geologia dell’Università
di Siena per l’impianto del Dissalatore in Kongwa e ricerca
acqua.
Telecom-Italia per costruzioni di casa accoglienza
in Nigeria, per la mediazione del Confratello Arcivescovo emerito, Mons.
Francesco Gioia.
Fondazione “Un Raggio di Luce” ONLUS di
Pistoia, per settore assistenza sanitaria della stessa casa.
Associazione ONLUS “Gabnichi” di Siena
con contributo MPS, per la costruzione scuola materna nel Villaggio
di Mkoka in Tanzania.
Fondazione ONLUS “Ita Kwe” di Carrara -
Avenza, per istallazione Pozzi.
Gruppo musicale “Janua Coeli” delle Celle
di Cotona, animato dal confratello Fr. Andrea Pighini Maestro e Cantautore.
Altri contributi ci sono pervenuti da privati e da associazioni: ricordiamo
l’Ass.ne “Adria del Seta Bruno Bartolini”
di Forte dei Marmi. E numerosi altri benefattori che desiderano mantenere
l’anonimato.
Altri strumenti:
Stampa. “Eco delle Missioni”. Pubblicati
4 numeri all’anno, copie 15.000, viene bene accolta da privati
e dalle parrocchie e gruppi. Sito internet: www.ecodellemissioni.it
– e.mail cam@ecodellemissioni.it Video cassette di nostra produzione,
diapositive e altro materiale fotografico, DVD e CD.
2) Problemi
sorti e affrontati.
Le giornate missionarie vengono organizzate ancora, ma in maniera diversa.
Nelle parrocchie dove andiamo facciamo catechesi per la formazione alla
missionarietà. Per quanto riguarda il settore operativo, cioè
la collaborazione a livello caritativo che sempre ci viene richiesta,
presentiamo progetti, e tra questi le adozioni a distanza e le borse
di studio. Non facciamo questue, eccetto che non lo desideri il parroco.
Generalmente incontriamo disponibilità e cerchiamo di far comprendere
quanto sia importante assumere un progetto, creare gemellaggio. Ciò
fa sentire maggiormente coinvolti nella crescita di queste nuove comunità
nascenti, e partecipi al loro sviluppo spirituale, culturale e umano.
Sono impegni che permettono di entrare maggiormente in comunione e rendono
più attenti a ciò che viene realizzato, sentendo il progetto
come realtà che ti appartiene.
Mostre missionarie:
abbiamo mantenuto l’esposizione permanente del materiale di artigianato
Afro-Asiatico a Montughi e a Prato. mantenendo disponibilità
verso chi richiede detto materiale presso luoghi o parrocchie che organizzano
momenti di sensibilizzazione ai problemi dei popoli in via di sviluppo.
Questo indirizzo nuovo dell’animazione missionaria, ha creato
una diminuzione delle libere offerte, sostituite in gran parte dall’assunzione
di progetti e dalle adozioni a distanza e borse di studio.
Accoglienza
Missionari.
Gli anni passano per tutti e quindi anche i missionari iniziano ad accusare
qualche inconveniente fisico, per cui al ritorno per vacanze urge una
revisione al motore e alla carrozzeria. Il C.A.M ha accolto con spirito
fraterno i missionari, procurando loro assistenza medica e cure mediche.
A tale scopo tutti i membri della fraternità Cappuccina di Prato
ed anche alcuni amici laici si sono resi disponibili. Inoltre abbiamo
offerto loro anche possibilità di aggiornamento, indicando programmi
di corsi e incontri, di esercizi spirituali per missionari, di Convegni,
tanto a livello Ecclesiale come a livello dell’Ordine Nostro Cappuccino.
Soprattutto li invitiamo a girare meno e a riposarsi di più,
restando anche più a lungo in famiglia sia in quella naturale
che in quella spirituale e fraterna.
Spedizione
materiale.
Continuiamo a spedire tramite container materiale necessario per la
conduzione e l’autonomia delle missioni. Diminuita la necessità
di invio indumenti, per le ragioni già più volte menzionate
negli incontri di informazione alla missione, aumentato l’invio
di materiale idraulico, agricolo e meccanico. Sempre necessari i medicinali,
di cui raccomandiamo a lunga. Se i materiali si possono trovare in luogo
e se i costi non sono eccessivi rispetto ai nostri, preferiamo inviare
denaro e acquistare in luogo per contribuire allo sviluppo del paese.
3) Il terzo punto
enunciato agli inizi della Relazione, “Proposte per un
miglioramento del Centro”, non è il caso trattarlo
adesso. Nel mese di maggio celebriamo il Capitolo Provinciale, nuovi
saranno i superiori, come pure ruoli e servizi sono suscettibili di
rinnovamento, possibile anche la sostituzione di personale, per cui
bisognerà attendere ancora prima di trattare questo problema.
4) Dati
statistici e realizzazioni
Siamo ancora presenti come missionari cappuccini toscani: Vicariato
Apostolico d’Arabia - Provincia Cappuccina del Tanzania - Custodia
Cappuccina in Nigeria - Provincia Cappuccina nel Nord Orientale del
Brasile. Una presenza nella Provincia Indiana Krist Jyoti.
a)
Vicariato Apostolico d’Arabia La Custodia in passato affidata
alla Provincia dei Cappuccini Toscani, è stata promossa a Viceprovincia
Generale e quindi alla diretta dipendenza del Ministro Generale e suo
Consiglio. Nuovo è il Vicario Apostolico, il Confratello Cappuccino
Mons. Paul Hinder ex consigliere Generale del nostro Ordine, succeduto
a Mons. Bernardo Gremoli che ha raggiunto il limite di età. Sono
presenti ben 38 confratelli provenienti da province cappuccine diverse.
Attualmente i cappuccini toscani sono rimasti solo tre. Il compito dei
missionari in questo vasto territorio è di assistenza spirituale
e cura pastorale dei numerosi emigrati in terra Islamica, dove è
proibito fare evangelizzazione nel mondo arabo, ma è tollerata
la presenza per seguire coloro che appartengono alla religione Cattolica
e ad altre confessioni cristiane.
b)
Custodia Provinciale della Nigeria. Iniziata ventitre anni orsono con
la presenza di tre Confratelli Toscani in Onitsha, con il compito assegnatoli
dal Ministro Provinciale di impiantare l’Ordine Nostro in quella
regione, oggi la fraternità dei cappuccini locali è cresciuta
fino a raggiungere n° 50 fratelli. I cappuccini toscani, sono rientrati,
vi è rimasto al momento solo P. Mario Folli Consigliere e Guardiano
della casa di Formazione studenti di Filosofia in Ibadan dove si è
creato il Centro S. P. Pio da Pietrelcina, del quale da tempo si è
molto parlato e recentemente inaugurato. Oggi cinque sono le case delle
fraternità. Il Superiore regolare è locale, nella persona
di Mark Ezeh. Attualmente cinque giovani sacerdoti si trovano in Roma
presso il nostro Collegio S. Lorenzo da Brindisi, per corsi di specializzazione
presso le Università Cattoliche Romane. Con prudenza i confratelli
hanno iniziato l’esperienza di annuncio presso zone di emarginazione
e di emigrazione, presenti nel territorio.
c)
Provincia e Missione in Tanzania. I dieci confratelli toscani fanno
parte come ospiti della Provincia Religiosa Cappuccina del Tanzania
che conta ormai 150 frati locali, più i cappuccini svizzeri e
olandesi. Alcuni sono al servizio pastorale nella Diocesi di Dar es
Salaam, altri nella diocesi di Dodoma. In tutti i luoghi i confratelli
toscani vivono in fraternità con confratelli cappuccini tanzaniani.
Tutti si dedicano al primo annuncio del Vangelo presso villaggi dove
sono presenti forme di paganesimo, alla catechesi e formazione dei fedeli,
con particolare attenzione alla famiglia. Per i motivi che da tempo
conosciamo non può mancare l’impegno per la promozione
umana dei locali.
In ogni “Stazione Missionaria” è presente la scuola
materna, il dispensario medico, la Chiesa, casa dei padri e delle suore,
locali parrocchiali, in alcune è presente anche un locale per
la formazione dei Catechisti della zona dipendente dalla missione. In
quasi tutte queste realtà vi è anche un centro di formazione
di economia domestica per le ragazze provenienti anche da villaggi lontani.
Seguono questi gruppi le suore presenti nella missione. In alcune missioni
sono nate scuole di falegnameria, officina meccanica, nelle quali viene
data possibilità di lavoro ai locali In Kibaigwa è ormai
funzionante la scuola secondaria con annessi Ostelli per giovani studenti
e studentesse. Tre sono le scuole di cucito presenti in missione.
d)
India. Ospite della Viceprovincia religiosa cappuccina “Krist
Jyoti”, è P. Lanfranco Iozzi. Segue e amministra la Scuola
di San Giuseppe a carattere artigianale, oltre a sostenere e seguire
negli studi tanti altri giovani e ragazze in difficoltà economiche
presenti in Rampur.
e)
Provincia Cappuccina del Brasile Nord Orientale. Ex Missione fondata
dai confratelli della Provincia di Lucca, oggi unita alla provincia
Toscana. Tre Fratelli Sacerdoti sono rimasti in quella ragione dove
hanno speso gran parte della loro vita. Non più giovani,, ma
ancora in forze, si dedicano al servizio pastorale,all’assistenza
spirituale e alla carità. Tra questi missionari appartenenti
all’ex provincia cappuccina di Lucca, ricordiamo il P. Damiano
da Bozzano, morto in concetto di Santità e avviata la causa per
la sua Beatificazione.
5) Progetti.
Dei
progetti realizzati, abbiamo parlato a lungo nei numeri di Eco pubblicati
nel corso di questo ultimo triennio di vita del C.A.M., documentandoli
anche con prezioso materiale fotografico.Adesso dobbiamo parlare dei
progetti da realizzare, alcuni di questi appena avviati.
-.Dispensario Medico presso la Parrocchia di Upanga
- Pozzo per la scuola secondaria di Kibaigwa.
- Casa per le suore presso la Missione di Mkoka.
- Scuola Secondaria in Kongwa con Ostelli per l’accoglienza studenti.
- Progetto di irrigazione per sfruttare al massimo il Dissalatore istallato
in Kongwa.
- Potenziare Borse di studio e adozioni a distanza molte ancora giacenti
e in attesa.
- Resta ancora irrisolto il problema della Chiesa e locali di Pugu le
cui difficoltà le abbiamo esposte nel numero precedente di ECO
della Missioni.
- Continuazione della esperienza missionaria durante il periodo estivo
(campi lavoro)
Comunichiamo che
entro la fine di Giugno avremo l’autorizzazione necessaria per
diventare “Centro Missionario Cappuccini ONLUS di
Prato”
Conclusione:
Carissimi collaboratori e volontari, nei tempi tumultuosi che l'umanità
sta vivendo, con la vostra vicinanza a servizio delle chiese nel mondo,
rappresentate un riferimento sicuro per quanti sono alla ricerca della
verità che salva. A questi, infatti, voi, annunciando Cristo,
indicate la via per la quale arrivare alla salvezza.
È un messaggio di amore e di speranza quello che voi offrite.
Con l'Animazione Missionaria che voi realizzate in adempimento all'ordine
di Cristo, Salvatore di tutti gli uomini, voi collaborate a portare
anche se non direttamente la “Buona Novella” fino ai confini
del mondo. La speranza, di cui siete araldi, è quella che nasce
dalla morte e Risurrezione di Cristo. Per questo voi dovete avere una
speciale considerazione per quei popoli del mondo dove il dolore è
più grande e la necessità più acuta: le popolazioni
del cosiddetto Terzo Mondo.
Il vostri impegno è a fianco dei missionari del Vangelo, che
predicando la solidarietà e l'amore e si sacrificano per la pace,
giungendo a volte fino al dono della vita per “L'amore di Cristo
che li spinge”. (2 Cr 5,14). Voi siete dunque i Cirenei che aiutano
il Salvatore a portare la Croce in ogni persona che soffre e che muore.
Voi siete a tutti gli effetti degli autentici missionari in un mondo
ormai globalizzato, in cui la sofferenza per la verità e la giustizia
oltrepassa ogni confine nazionale. Quando vi angustiate per le sofferenze
di altri popoli e operate per alleviare il loro grande bisogno di soccorso,
voi state pure operando per aiutare i vostri stessi popoli, le vostre
stesse comunità e chiese, ad uscire dalle strettezze dell'egoismo,
dal soffocamento dell'abbondanza e dalla vacuità e comportamenti,
alle volte indegni di esseri umani. Non si tratta di fare elemosine,
ma di adempiere ad un dovere insito nella nostra identità cristiana,
quello di aiutare chi è nel bisogno. Quando con fede sincera
meditate le parole di Gesù e operate nel suo spirito, voi sapete
che si applicano a voi le sue parole: “Ogni volta che avete
fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me” (Mt. 25,40).